venerdì, marzo 30, 2007

COLLOQUIO DI LAVORO

Anche per me è arrivato il giorno del primo colloquio di lavoro, oggi.
Molti do voi diranno: "Cristo, era ora!" e non li posso biasimare ma si sa che la scuola zen alla quale è ispirata il mio stile di vita ricorda di masticare un chicco di riso mille volte prima di ingoiare, di aspettare il cadavere del nemico sulla sonda del fiume o se volete, un napoletanissimo: "non fare domani quello che potresti fare oggi".
All'inizio mi hanno portato a cpmpilare il classico modulo per il curriculum, che ho lasciato mezzo bianco perché da pagina due in poi era tutto sulle precedenti esperienze lavorative. Tutto il resto, in compenso, l'ho riempito fino ai minimi dettagli mettendo ogni singola esperienza mi sia capitata in vita mia dai 12 ai 27 anni.
Dopo la compilazione del 740 mi hanno portato in un altra sala, più bella, con divanetti anni '70 color avorio disposti a semicerchio intorno ad un tavolo di vetro. E li ho detto: "eccoci".
Tempo due minuti e siamo stati raggiunti dal direttore generale in persona, che mi ha subito tanto ricordato il tizio della pubblicità di mediobanca, quello che con un bastone iscrive nella sabbia un cerchio e dice che quella è la tua banca intorno a te (al pubblicitario che ha inventato quello spot gli dev'essere venuta giù l'ernia a ideare una cosa tanto originale). Comunque "mediobanca" mi ha subito messo a mio agio dicendomi che da li alla prossima ora mi avrebbe spaccato il culo con domande imbarazzanti ma che non mi dovevo preoccupare perché era per capire il tipo di carattere che ho. Subito mi dice: "lei pensa di essere una persona introversa o estroversa"? Al che, io rispondo: "Beh, quando mi capitano domande di questo tipo tendo a diventare introverso, però diciamo che generalmente mi piace stare in mezzo alla gente". Stiamo dentro un'ora e mezza, durante la quale mi viene chiesto un po' di tutto: dal perché mi interessa l'arabo e il persiano al perchè ho fatto gli studi che ho fatto. Insomma, il classico colloquio di lavoro.
Ora passerà un po' di tempo nel quale dovranno decidere se farmi rassettare lo scaffale degli ordini o farmi diventare una fotocopiatrice umana, ovviamente spero di no ma non sono così illuso da credere che il primo giorno di lavoro ci sarà già un biglietto d'aereo per me per il Bahrain.
Che dire, il mondo del lavoro si è fatto un passo più vicino e già mi sento più stronzo di ieri. Ma oggi, per la prima volta dopo mesi, mi sono sentito di nuovo carico ed entusiasta.
Attendiamo gli sviluppi.

Bau!

3 Comments:

Blogger Viola said...

Ma che domande del cavolo:"Lei è introverso od estroverso?"Odio quando ai colloqui fanno queste domandine infantili..
"A chi vuoi più bene a amma o papà?".
E poi è chiaro che nessuno ammetterà di essere introverso..che la società quelli introversi non li vuole.

12:30 PM  
Anonymous Anonimo said...

oltre alle considererazioni sopra, verissime, c'è da dire che questo è un post terroristico verso chi ancora deve fare questa trafila.. :)
invece di descriverla così,come se fossi un ramoscello in una bufera,sperso e incerto, non la descrivi come l'hai descritta a me??
e perchè non guardi i lati positivi.. :)
collquio andato tanto bene che te ne faranno un altro! :)

in bocca al lupo!

1:42 PM  
Anonymous Francesco said...

Il tizio con il bastone non è di mediobanca ma banca mediolanum...anche se gli azionisti sono all'incirca gli stessi! i.e. Mr Berlusconi

7:24 PM  

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