lunedì, ottobre 02, 2006

AHMADINEJAD: THE URBAN LEGEND


Signore e signori,
l'uomo che vedete in questa foto è Mahmoud Ahmadinejad, Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran.
Un uomo che da solo sta riuscendo a fare quello che i capi di stato delle maggiori potenze europee non sono ancora riusciti a fare: tenere testa agli Stati Uniti d'America.
Tanto è stato detto sul conto di quest'uomo, ma altrettanto è stato nascosto e lo stesso si può dire del paese su cui governa, l'Iran. In queste poche righe vorrei colmare i punti completamente ignorati dai notiziari del nostro paese sul conto dell'uno e dell'altro.
Innanzitutto, ponendo spesso in contrapposizione l'Iran all'occiente si porta indirettamente lo spettatore (perchè altro che questo non siamo signori miei) a considerare il paese asiatico come un sistema dispotico che si oppone al sistema democratico. Niente è più lontano dalla verità: l'Iran è una repubblica con un parlamento democraticamente eletto e l'attuale sistema statale è stato votato con un doppio referendum popolare (unico caso al mondo). Inolte, la situazione femminile è assai diversa dai paesi arabi (eh si, perchè per chi non lo sapesse persiani e arabi sono etnicamente, culturalemtne e linguisticamente molto diversi) e da altri paesi mussulmani dell'area e il 70% dei laureati alle principali università del paese è composta propio da appartenenti al gentil sesso.
Infine il nucleare: molti di noi forse non sanno che sull'Iran incombe da oramai 28 anni un embargo da parte dell'unico stato che il nucleare lo abbia effetivamente usato per scopi militari: gli Stati Uniti d'America. Questo embargo fa si che l'Iran, pur possedendo le risporse petrolifere (tra le più grandi del mondo), non abbia la tecnologia per sfruttarle a fini energetici. In pratica possono solo venderlo ma l'energia, paradossalmente, la devono comprare all'estero. Ora, a un paese come Israele che attualmente sta compiendo un invasione nei confronti di un altro stato sovrano, il Libano, non vengono imposti vincoli alla produzione di armi atomiche ma all'Iran, che questa produzione la vorrebbe solo per fini pacifici, si vorrebbe negare anche questo. Io in Iran ci sono stato, l'ho visitato da nord a sud e da est ad ovest per tutta la sua estensione e posso dirvi che non vi è niente di più lontano dallo spirito degli iraniani che la voglia di un'altra guerra (fu già devastante quella con l'Iraq negli anni '80), inoltre (una cosa che mi colpì moltissimo all'epoca del viaggio) la gente è in linea di massima la meno religiosa di tutta l'area mediorientale.
Ora due parole su Ahmadinejad: Sicuramente tutti sappiamo che è un conservatore, un conservatore che negli Stati Uniti o in Europa non creerebbe alcuno scalpore, ma che in medioriente fa paura, anzi no. L' Arabia Saudita che è, insieme a Città del Vaticano e Brunei, uno dei pochi regimi assolutistici ancora rimasti sul pianeta quella no, non fa paura, perchè è alleata con i "buoni" anche se ogni tanto qualche suo cittadino fa saltare dei gratacieli qua e la per il mondo. Ahmadinejad è determinato a combattere a viso scoperto i principali nemici del suo paese: Israele e gli USA. La dipolomazia non è il suo forte, ma quello che dice è autentico, non è una manovra per tentare di distrarre l'avversario dalle sue reali intenzioni. E' sicuramente un antisionista, che attenzione, non significa affatto antisemita. Il primo termine indica unicamente combattere lo stato di Israele e la sua politica espansionista in Palestina, il secondo significa essere contro la razza ebraica. Il Corano indica ai mussulmani di trattare gli ebrei e i cristiani come loro fratelli minori: risulta alquanto difficile credere che un conservatore osservante come l'attuale presidente dell'Iran voglia andare contro un precetto tanto basilare della sua religione. Purtroppo è un fatto che Israele sia nato da quella che in termini tecnici si chiama una vendita: nel 1917 l'Inghilterra (che aveva il mandato sulla Palestina) con la dichiarazione Balfour vende agli ebrei di Thoedore Herzl la Palestina. Purtroppo l'obbiettivo del sionismo è espandersi fino a ricreare gli antichi confini del regno di Davide o "Grande Israele" e, ancora purtroppo, questo costituisce una minaccia, non solo per l'Iran ma anche per tutti i popoli arabi, primi fra tutti i palestinesi. L'Iran è un paese che non intraprende una politica espansionistica dall'epoca di Ciro il Grande (più di 2500 anni fa) e nessun suo cittadino è stato mai coinvolto in attentati terroristici, ma fa paura, fa paura perchè è un paese non allineato, perchè è uno dei più grandi produttori di petrolio al mondo e perchè da oggi ha deciso che l'energia se la vuole produrre da solo. In pratica, se il suo obbiettivo venisse raggiunto Ahmadinejad potrebbe chiuderci il rubinetto del petrolio da un giorno all'altro senza avere paura di ripercussioni economiche e allora si che sarebbero cazzi amari per noi: addio macchina, addio riscaldamento, addio economia e addio blog! In effetti è una ragione molto più valida delle tante menzogne che ci raccontano per convincerci a combatterlo.
Signori, non me ne frega niente se siete cristiani o mussulmani, di destra o di sinistra, pacifisti o gUerrafondai...potete essere quello che vi pare ma vi prego,
non fatevi prendere per il culo!
Bau!

10 Comments:

Anonymous Anonimo said...

toh un post interessante.. quasi quasi mi sei simpatico..ho detto quasi.

1:32 AM  
Blogger Whitedog said...

Immagino che detto da te questo sia il massimo a cui si possa aspirare. Mi accontento ;)

2:17 PM  
Blogger sonia said...

eheheheh...a voi due?!? Mi fate sconpisciare: saretta e bau la coppia del secolo! :o)))



Bau torno dopo con più calma!

3:04 PM  
Blogger tobiko said...

articolo di giornale proprio!!..uso intelligente del blog..grande hai ragione!
ciaooo

8:57 PM  
Blogger krepa said...

sono d'accordo con tutto.
però in Iran il potere politico non è del tutto staccato dal potere religioso, che controlla parte dei 12 consiglieri supremi(o qualcosa del genere). di questi 6 sono religiosi e contano maggiormente. cmq è uno degli stati più avanzati da questo punto di vista del medioriente. d'accordo con ciò che dici sugli USA...ma di sicuro non prendo ad esempio democratico quello iraniano, come neppure quella americana.
certo Ahmadinejad non è il diavolo che viene dipinto, ma sappiamo quanto la stampa possa fare sulle nostre povere menti mollicce...da fidel a saddam...dall 11/9 al libano attuale...il tutto proteggendo Israele...

cmq il tuo blog mi piace, ti linko

1:04 PM  
Blogger Whitedog said...

...esatto, e poi ricorda che in quanto ad indipendenza della politica dalla religione non siamo messi tanto bene neanche noi.

10:23 PM  
Blogger krepa said...

non lo siamo noi e non lo sono neppure gli usa con i cristiani che incalzano sempre più g.w.bush che è arrivato a dichiarare che il suo filosofo ispiratore e Gesù(o Dio?!?!)...peraltro stessa ammissione fatta dal candidato democratico. Noi abbiamo il Vaticano e Ruini a sbraitare su ogni cosa...

in effetti non siamo messi meglio

1:20 AM  
Anonymous Anonimo said...

Sono in toto d'accordo con il commento di Krepa!
non potrei scrivere di meglio!

Bel post! :)

12:29 PM  
Anonymous Anonimo said...

Piccola notazione...
L'iran tiene testa gli usa,non (solo) perchè AHMADINEJAD è bravo,ma soprattutto perchè il petrolio è schizzato dai 20 dollari del settembre 2001 agli 80 dollari di qualche mese fa.

Inoltre,non si tratta di un fenomeno isolato.In sudamerica,terra della dottrina monroe e considerato cortile di casa,tutto sta cambiando,e sta diventando almeno più indipendente.neanche i colpi di stato riescono più come una volta.Forse perchè gli usa hanno concentrato tutto in afghanistan e iraq.

Piccola nota finale...
L'embargo usa contro l'iran è di molto successivo a quello contro Cuba.. e per quel che ne so,gli usa non fanno ritorsioni contro le imprese che operano in iran (italia,diverse miliardi di euro),come invece avviene contro chi commercia con cuba...

(scusa il finale,ma non potevo evitare.. ;) )

12:16 AM  
Blogger Whitedog said...

Lorenz, grazie per le precisazioni.
RIguardo al "finale" penso sia dovuto al fatto che l'Iran, a differenza di Cuba, ha il petrolio, che interessa agli usa molto più dei sigari ;)
bau!

P.S.: sei già tornato dalla crucconia?

12:27 AM  

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