sabato, novembre 11, 2006

CONFESSIONE DI UN TERRORISTA

Mi avevano detto: "Dai, ora sei pronto, ora devi fare quello che ti dicono e besta. Cerca di non pensare con la tua testa, se il capo ti dice che devi fare in un certo modo fai come ti dice lui". Non volevo fare come mi diceva il capo ma non avevo altra scelta, sapevo che l'unico modo per avere una vita migliore era questo, tutta la mia vita, tutti i sacrifici che avevo fatto mi avevano portato li e non potevo più scappare. Terrorizzare tutte quelle persone non è stato facile, all'inizio temevo sarei finito all'inferno, ma poi, ma poi, poi ho trovato il coraggio perchè mi sono detto: infondo sono loro a volerlo, sono loro che vogliono che gli faccia questo! Sempre più piccole e meschine, sempre più sole e infastidite le persone la fuori, loro mi volevano così spietato. Non volevano accettare che si potesse vivere in pace e leali l'uno verso l'altro, avevano troppa paura di perdere i loro interessi. Mi chiedo quanto tempo ci sia voluto all' "Organizzazione " per terrorizzare tutta la città, forse un mese, no no, certamente di meno. Grazie al nostro lavoro sono diventati tutti così piccoli da non infastidire nessuno, se ne stanno nelle loro case e escono solo per lo stretto necessario, si associano sempre di meno e anche quando lo fanno non è mai per ledere gli interessi dell' Organizzazione. Siamo riusciti a mettere le mani nelle loro menti, e ora sono come pecore spaventate che escono solo per brucare e dritti all'ovile appena soffia un alito di vento!

Il capo anche oggi mi ha dato la solita dose di terrore da elargire alle povere pecorelle. Stavolta vuole che scriva "E' allarme sicurezza, si cercano rimedi contro la criminalità", un bel titolone in prima pagina poi sotto un'articoletto di centotrenta parole sui "soliti ignoti" che violentano una ragazzina o irrompono nella casa di un pensionato e lo sgozzano dopo averlo privato di tutti risparmi di una vita. E mi raccomando - con voce di leone ruggisce il capo - cerca dei casi con extracomunitari come esecutori, rende più incisivo il tutto e poi l' Organizzazione vuole così!

A volte mi chiedo per quanto tempo durerà tutto questo, per quanto tempo le pecore correranno dentro all'ovile, per quanto tempo potremo fare ancora i lupi. A volte temo per la mia vita, non quella di la, ma quella di qua. Se veramente è questo che vuole l'Organizzazione: che noi si pascoli come vili sul cuore della terra come schiavi di noi stessi, quale sarà a conti fatti il premio per avere contribuito a rendere reale tutto questo? Se è il terrore a rendere forte l'Organizzazione, a cosa mai ci è servito crearla? Adesso ci hanno detto che l'Organizzazione verrà esportata in altri paesi e presto tutto apparterrà all'Organizzazione e presto ognuno avrà la sua corporazione per cui lavorare, consumare e morire. Di tutto questo non riesco ancora a capire il senso, so solo che ho sempre avuto qualcuno che mi dicesse cosa fare. Sin da piccolo il mio talento è stato tenuto sotto osservazione, tanta fatica per la speranza di fare quacosa di importante.

Volevo fare il giornalista e mi hanno trasformato in un terrorista.

3 Comments:

Blogger Cilions said...

Purtroppo è sempre più spesso così... in tutti i campi!!!

3:48 PM  
Blogger Viola said...

Cambiale di nuovo le cose! Non ti adagiare..non essere passivo.Meglio niente che sentirsi così..."insoddisfatti".

5:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Sai cosa penso? penso che.. ognuno scelga anche di cosa aver paura, sono convinta inoltre che la paura in questo caso non sia altro che l'ennesima prova che mette in evidenza quanto sia piu' facile diventare pigroni e rimanere ignoranti.
Ognuno sceglie che canali informativi seguire e ognuno sceglie sicuramente se mescolare tale informazione con il proprio buon senso.. (opera faticosa.)
L'unica paura che dovremmo avere è quella rivolta a noi stessi perchè tu,io, lei o lui.. sappiamo bene quanto la natura umana sia spaventosamente simile quando si parla di prevaricazione.
Ogni volta che affrontiamo un argomento spiacevole e ne riconosciamo un colpevole siamo sempre pronti a formulare pensieri rabbiosi in cui d'istinto ci dissociamo ma.. nel bene o nel male ci autoconvinciamo di "essere contro" perchè siamo pigri e presuntuosi.
Questo sistema di terrore e paura l'abbiamo creato noi ad arte per mantenere uno status economico che ci permette di continuare a fare quel che ci piace, ( noi vuol dire noi.. non il governo.. che sembra un entita' senza volto).. questo sistema di paura poi ci fa comodo, ci è necessario per continuare a comprare vendere consumare.. la responsabilita' vera è imputabile sia al canale informativo che butta fuori terrore, sia ad ognuno di noi che compra il "terrore" consapevole nel crederci, di fomentare un sistema che converte il nostro anonimato, lo accumula, lo assimila e lo regala a chi poi parla per noi e fa disastri, guerre stermini, tutto cio' per poterci mandare a fare shopping il sabato pomeriggio.
Noi scegliamo cio' che vogliamo essere ma.. dobbiamo riconoscere di essere ignobili, di essere individui che scelgono il gregge perchè fa comodo, nessuno ci costringe a fare un cazzo.
Abbiamo sempre una bella scusa pronta.. adeguarsi per il lavoro.. la famiglia da mantenere.. i riconoscimenti sociali.." ma tutti fanno cosi', quindi è socialmente e umanamente giusto..".. la casa da pagare.. e soprattutto LA PAURA.
Stiamo devastando il mondo perchè ci piace, ci piace vivere sulle spalle degli altri, piace anche a me evidentemente.
Faccio polemica sui due commenti precedenti perchè.. quel "purtroppo" è fuori luogo.. e quel "adeguarsi" anche.
Siamo solo una massa di poveri stronzi che hanno perso dignita', giustizia e senso civile e morale per un paio di scarpe.
Questo siamo, me compresa.

2:55 PM  

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