martedì, novembre 14, 2006

PICNIC AD HANGING ROCK


Sicuramente tra i film che ho più amato, e che amo tutt'ora.
Ogni volta che riguardo Picnic ad Hanging Rock non posso fare a meno di stare almeno un paio di giorni a pensarci su e quando questo processo avviene vuol dire che il film è riuscito.
La particolarità, che lo rende praticamente unico, è il fatto di catturarti non per ciò che dice o per la trama particolarmente avvincente ma per ciò che viene nascosto, fino alla fine e olte. Il fatto che ricalchi una storia realmente accaduta all'inizio del novecento in Australia ha ben poco a che vedere secondo me con lo scopo del film. Spulciando su internet ho visto che molti hanno fatto le ipotesi più bizzarre su quello che potrebbe essere accaduto alle tre studentesse del collegio Appleyard in quel omeriggio di San Valentino del 1900 e sopratutto a Marion e Miranda che non verranno mai più ritrovate. Si allude alla violenza carnale con omicidio, alla fuga d'amore di un'ipotetica coppia lesbica impossibilitata ad esprimersi in una società vittoriana, alcuni si sono spinti addirittura a pensare ad un rapimento da parte degli ufo.
Beh, sicuramente qualcosa avvenne ma qualsiasi cosa fosse, il protagonista indiscusso del film resta il mistero che in quanto tale, non può essere dissolto con la ragione ma solo con la fantasia o la fede.
Di film come questo ne sento la mancanza, perchè sento la mancanza del mistero e dell'irraggiungibilità, di quella sensazione che ci lascia con volti di ghisa attoniti di fronte ai titoli di coda, che non ti fa alzare dalla poltrona per correre a prendere la macchina (che si sa poi con tutta quella fila quando si torna più a casa). Film come questo, per chi ha la pazienza di saperli ascoltare (si perchè di ascoltare si tratta, non di guardare), sanno regalare ciò che l'arte dovrebbe sempre regalare: la sensazione agrodolce di essere entrati nell'indescrivibile con qualcosa di estrema descrittività, nell'infinito con qualcosa di finito.
Grazie Peter Weir, e grazie Anne Lambert (veramente bella come la Venere del Botticelli).
Bau!

11 Comments:

Blogger laollo said...

il cinema di Weir secondo me è molto "celebrale", mi piace tantissimo.
inoltre ha spaziato in tantissimi generi.
grazie del post, mi hai messo voglia di rivedere il film :)

12:33 PM  
Blogger krepa said...

non ti stupisci se confesso di non averlo visto, vero?

2:07 PM  
Blogger Whitedog said...

laollo: ottimo, è per stimolare la gente che scrivo questi post. E' la migliore risposta che potessi sentirmi dire!

krepa: Allora guardalo, che aspetti! ;)

4:13 PM  
Anonymous Anonimo said...

No,michele.. non puoi fare così..tutte le volte..
sei davvero cambiato..
voglio dire,lodi come capolavori questo film qui,e dimentiche i veri capolavori a cui tu,proprio tu,mi hai introdotto...

http://www.film.tv.it/scheda.php?film=20170

questo film si che è davvero indimenticabile...

7:08 PM  
Anonymous Anonimo said...

http://www.film.tv.it/scheda.php?film=20170

7:08 PM  
Blogger Dave said...

ciao lorenzo!!
Whitedog: allora il mistero dei leoni bolognesi?

7:35 PM  
Anonymous Anonimo said...

ciao.. come va?
quali leoni?

12:19 AM  
Blogger Carmen said...

Visto che nemmeno io l'ho visto lo prendero' e lo vedro' con Krepa :)))

11:39 AM  
Blogger Viola said...

Cavolo!E' uno dei primi film che ricordo di aver visto da bambina.I miei erano fissati.Lo conosco a memoria.Ringrazio i miei genitori per questo.

10:27 PM  
Blogger Whitedog said...

sono veramente contento di avere riacceso l'interesse per questo film in tanti di voi! Beh dai, almeno questo post è riuscito!
Per la storia del leone bolognese il prossimo post sarà dedicato a questo.
Ciribau!

1:39 AM  
Blogger sonia said...

Il flm non ricordo di averlo visto: forse sì...forse no...

Ma condivido con te la bellezza dell'attrice!

1:46 AM  

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