martedì, maggio 01, 2007

BLACK SNAKE MOAN



Un vecchio blues man-fruttivendolo dimenticato dal mondo,
una giovane ninfomane, realmente malata
le piantagioni del Tennessee a fare da cornice a questa improbabile debacle in cui sesso, razza e redenzione si mischiano per creare qualcosa che assomiglia più ad un genere cinematografico che ad un film.
Era un po' che vi volevo parlare di questo film che in Italia uscirà probabilmente solo verso la fine dell'anno ma che, grazie a san mulo, sono riuscito a vedere...ehm...diciamo così: in anteprima.

Sebbene il vederlo in lingua originale mi abbia fatto perdere alcune battute e fatto capire quanto sia impagabile il lavoro dei nostri doppiatori nel rendere la comunicabilità degli attori d'oltreoceano così efficacie, devo dire che il film mi è piaciuto anche se tende a cadere più volte nel paradossale.
Compare anche Justin Timberlake ma con un ruolo decisamente ridimensionato rispetto ad Alpha Dog del quale però conferma alcune attitudini recitative.

Samuel J Jackson in inglese è inascoltabile: di tutte le battute che ho perso il 90% sono le sue e considerando che è l'attore protagonista non c'è male. Comunque è bravo e con la sua reinterpretazione del mitico brano "black snake moan" dell'ormai dimenticato Blind Lemon Jefferson (che pare abbia realmente eseguito in un unico ciak e che da il nome alla pellicola) probabilmente avvicinerà molti giovani a questo genere.
In effetti il protagonista del film è proprio il blues, che diviene una terapia, una chiave trascendentale, una tecnica catartica per liberare la giovane dai propri tormenti.
In poche parole questo film rende la musica protagonista assoluta senza scadere nel musical, ci ricorda qual'è il vero compito della musica prima che il business discografico ne stravolgesse completamente i termini e forse in questo senso la presenza di Timberlake è emblematica.

Quando uscirà andate a vedere questo film, anche se non vi piacerà non lo dimenticherete il giorno dopo come solitamente accade. E se anche doveste dimenticare la storia, sicuramente non accadrà la stessa cosa per la sua colonna sonora, in primis "When the lights go out" dei The Balck Keys (favolosi).
Si, voglio dire qualcosa anche su questi due ragazzi dell' Ohio che stanno finalmente portando il blues nella cultura giovanile sradicandolo dal vecchio stereotipo dello schiavo negro che ormai ha veramente avuto il suo tempo e anche da quel Bob Dylan che ormai quando fa un concerto fa più piangere di rabbia che di nostalgia.
Grazie ai Black Keys e ai White Stripes (che personalmente apprezzo di meno ma che sono ugualmente bravi), grazie al blues, la musica degli schiavi, la musica più attuale.

Bau

2 Comments:

Blogger Cilions said...

Interessante... mi rivolgerò presto anche io a San Mulo;)
Grazie, a presto;)

3:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

uhmm.. ho sempre l'impressione che quando si accosti una figura romantica (nigga blues man) ad una.. diciamo cosi'.. piu' forte e molto poco stereotipata, in questo caso (donna ninfomane) si crei inevitabilmente un interesse morboso.. non fosse altro perchè la malattia mentale in questione è molto spesso una fantasia erotica che hanno molti uomini.. poi ho osservato bene la foto.. lei sembra davvero una ragazzina dall'aspetto angelico.. aggrappata alla gamba del nonnetto quasi fosse un approccio piu' paterno che sessuale.. m'incuriosisce.. evitero' di scaricarlo da e mule, principalmente perchè i film in lingua originale mi stancano e poi perchè non vorrei scaricare su di te quell'immane responsabilita' chiamata.. istigazione alla pirateria, punibile legalmente heeh .. ma.. prima o poi mi manderai a cagare spero!! ahahah

12:05 PM  

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