giovedì, ottobre 25, 2007

MAI STATA COSI' BELLA


1) Noi vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità.
2) Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
3) La letteratura esaltò fino ad oggi l’immobilità penosa, l’estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
4) Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo...un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bella della Vittoria di Samotracia.
5) Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
6) Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali.
7) Non v’è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all’uomo.
8) Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell’assoluto, poiché abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente.
9) Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore del liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
10) Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
11) Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le marce multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che fiutano l’orizzonte, e le locomotive dall’ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.
È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d’archeologi, di ciceroni e d’antiquari. Già per troppo tempo l’Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri.

sabato, ottobre 20, 2007

BRAVI RAGAZZI, AVANTI COSI'
Ho appreso con immenso piacere la notizia che la stazione nucleare di Bushehr avrà finalmente il suo completamento e che Putin abbia quindi deciso di mantenere gli accordi. Sono contento anche perché stavolta la destra del nostro paese non si potrà lanciare in proclami filosionisti di condanna nei confronti della decisione del presidente russo, se non altro perché fino all'altro ieri il capo del Centro-destra gli leccava il culo invitandolo persino nella sua villa in Sardegna.
Trovando un padrino come la Russia (era dal '43 che un presidente russo non metteva piedi in Iran) il popolo iraniano può finalmente alzare la voce e rivendicare il proprio diritto al nucleare.
A seguito dell'apertura sul nucleare ci sarà posto per quella economica e l'europa, già attirata dai bassi costi di manodopera, potrà investire in Iran tranquillamente.
Per quanto riguarda gli USA farebbero bene ad iniziare a preoccuparsi del problema serio, la Cina, invece che continuare a giocare ai ragazzi della via Pal con Al Qaeda.

Un saluto a tutti i miei aficionados i quali spero mi perdoneranno per l'ormai mensile attività di questo blog.

Bau!