lunedì, luglio 09, 2007

SIAMO SICURI DI ESSERE COSI' DIVERSI?


Per tutti coloro, sicuramente tanti tra i pochi a visitare questo blog, che volessero azzardare la risposta sin troppo scontata: "ma da noi possiamo scegliere" ho da raccontare questa breve storiella sul popolo Amish.

Gli Amish sono una comunità che vive prevalentemente negli Stati Uniti d'America e che si caratterizza per una peculiare società che autoproduce qualsiasi bene debba consumare. Dai vestiti alla produzione del proprio cibo, tutto viene prodotto all'interno della comunità. Ne va di conseguenza che il popolo Amish viva in un regime di totale autarchia e isolamento nei confronti del mondo estraneo alla comunità.
All'età di vent'anni ogni giovane Amish viene allontanato dalla comunità e mandato nel mondo esterno per "meglio comprendere" ciò che significhi vivere senza la comunità, ovvero senza tutto ciò che sino a quel momento è stata la sua vita. Al Giovane in esilio è concesso ogni eccesso, il consumo e il "testare" alcol, droga e sesso sono incoraggiati dal consiglio degli anziani e in teoria il giovane Amish potrebbe anche decidere di non fare ritorno.
Fatto sta che statisticamente più del 90% dei giovani torna, per così dire, all'ovile.

Questa storia ci insegna come non ci sia veramente libertà di scelta quando il soggetto che dovrebbe compierla è condizionato da valori indotti che egli ritiene fondamentali per riconoscere se stesso. La vera libertà si realizzerebbe qualora un individuo autoproducesse i valori al quale attenersi per fare scelte sulla sua persona e sul mondo che lo circonda. Sappiamo che ciò è per la maggior parte degli individui irrealizzabile a causa dello spirito di società che spinge l'uomo a sottomettersi a dei canoni condivisi pur di beneficiare di maggiore sicurezza e maggiore benessere economico. Nelle società tradizionali è solitamente la religione a fornire questi canoni, in quelle moderne è il mercato.

La ragione per la quale la modella sale sulla passerella è la medesima per la quale una donna mussulmana ortodossa veste il niqab: la ricerca di approvazione e supporto da parte della propria comunità.

Ciao a tutti

martedì, luglio 03, 2007

PURPLE SKY


La morale di un terrorista può essere questa: "Per salvare il mondo, Gesù Cristo ha sofferto trentasei ore sulla croce. Per lo stesso motivo io sono disposto a soffrire all'inferno per l'eternità"

Nella propria mente ognuno ha ragione, ognuno vede il mondo come la traduzione perfetta di come le proprie idee siano corrette.
Spesso si dice che ormai tutti vogliono parlare e non si ha più la voglia di ascoltare. Penso invece che sia più probabile che oggi si ha semplicemente più possibilità di parlare e dire la propria senza subire conseguenze troppo gravi.
Questo post quindi è per dirvi che qualsiasi cosa potessi esprimere su questa pagina, ognuno di noi continuerà a pensarla come prima per ragioni completamente riconducibili ad una logica privata.

Quando ti raccontano la favola della formica e della cicala quasi sempre si scordano di dirti che probabilmente alla cicala non importava di morire dopo solo un'estate di vita, non ti dicono che la cicala non può imparare ad essere una formica.
Quando ti raccontano la favola della formica e della cicala spesso dimenticano di dirti che, come la cicala, anche la formica vive solo un'estate e, a beneficiare del suo lavoro sono solo le larve delle nasciture formiche, condannate alla medesima sorte l'estate seguente.
Quando ti raccontano la favola della formica e della cicala non ti dicono mai che la morale della favola la puoi scegliere tu.


Bau