giovedì, dicembre 28, 2006

LA CATENA


Sebbene non sia solito a dar seguito alle catene che girano sul web, per stavolta farò un eccezione dato che quella che mi ha proposto l'amico Dave è un'occasione in più per dare spazio al mio caro Chuck.

In cosa consiste:

Prendere il libro più vicino.
Sfogliare sino a pagina 123.
Contare le prime 5 frasi della pagina.
Riportare nel blog le 3 frasi seguenti.
Suggerire il gioco ad altri 3.

Come sagacemente intuito da Dave e come è facilmente intuibile da chi, in questo periodo legge il mio blog, il libro più vicino a me è Invisible Monsters di Chuck Palahniuk che alla pagina 123, dalla sesta alla nona frase dice questo:

[...] "So solo che per un po' non voglio che si risolva niente. Dovunque finiamo non voglio tornare alla normalità. Chiudo Manus nel bagagliaio della sua Fiat Spider. [...]

Passo il gioco a:

Krepa
Viola
Incantevole Creamy

(Sara, avrei voluto passarlo pure a te, se solo non ti fossi castrata del blog....sigh)


Bau!

lunedì, dicembre 25, 2006


[...] Se esci con un ubriaco, ti renderai conto di come un ubriaco ti riempia il bicchiere in modo da poter svuotare il suo. Finchè bevi anche tu, allora bere va bene. In compagnia. Bere è divertente. Se c'è una bottiglia, anche se il tuo bicchiere non è vuoto, un ubriaco, lui ne verserà un po' nel tuo bicchiere prima di riempire il suo.
Questa è solo una parvenza di generosità. [...]

Invisible Monsters (Cap. 19)
Se avessi letto prima questa frase mi sarei evitato tante indigestioni e tante ubriacature.
Dato che in questi giorni tutti saremo esposti sia alle une che alle altre, vi sollecito al non farvi ingozzare come oche da personaggi che, con tutta propabilità, aspirano solamente a potersi ingozzare loro stessi senza rimorsi.

Bau!

venerdì, dicembre 22, 2006

CARTOLINE DAL FUTURO

Periodo senza troppi slanci slanci emotivi e spunti di riflessione questo, gli unici mi vengono proposti dal sempre più appassionante Chuck, scoperto per caso nello scaffale dei libri in offerta di un megastore dei libri a sua volta all'interno di un megastore di megastore, quello che negli stati uniti o negli emirati uniti si chiamerebbe Mart.
Scoperto per caso si, amato per scelta però. Mi sono comprato tutta la sua bibliografia approfittando delle offerte natalizie e per la prima volta in vita mia mi sono scoperto essere diventato un drogato di letteratura, un tossico della carta stampata.
Come molti miei "colleghi" ho deciso di fare il salto di qualità e passare dall'utenza allo smercio reinventandomi spacciatore di "sostanze stupefacenti".
Allora eccovi qualche buona sostanza:

"I quitz televisivi sono studiati per farci sentire a nostro agio in quei fatti casuali ed inutili che sono tutto quel che ci rimane della nostra istruzione."

"Quand'è che il futuro è passato dall'essere una promessa a essere una minaccia?"

"Solo quando inghiottiremo questo pianeta Dio ce ne darà un altro. Saremo ricordati più per quello che distruggiamo che per quello che creiamo."

"Ci stiamo tutti autodecomponendo"

"Quando non sappiamo chi odiare, odiamo noi stessi"

"Niente di me è originale. Sono il risultato dello sforzo di tutti quelli che ho conosciuto."

"Quello che ami e quello che ti ama non sono mai, mai la stessa persona.".

Invisible Monsters, Chuck Palahniuk

domenica, dicembre 17, 2006

I LOVE PETER GABRIEL

[...]
Pull my chin, stroke my hair, scratch my nose, hug my knees
Try drink, food, cigarette, tension will not ease
I tap my fingers, fold my arms, breathe in deep, cross my legs
Shrug my shoulders, stretch my back - but nothing seems
To please

I need contact
I need contact
Nothing seems to please
I need contact
[...]

From the song "I Have The Touch"

lunedì, dicembre 11, 2006

WHAT ABOUT SEX


[...] E' pazzesco quanto una donna può fraintenderti se per sbaglio, mentre le affondi il muso tra le chiappe morbide, dici: ti amo.
Dieci volte su dieci, l'uomo che pronuncia quelle parole intende dire: amo quello che stiamo facendo. [...]
Chuck Palahniuk (Soffocare)
So che frasi del genere non portano mai alla popolarità, in quanto o sono totalmente condivise o non lo sono affatto. La popolarità invece, è inevitabilmente legata alla mediocrità, insomma: si deve piacere a tutti un po'.
Tuttavia a Palahniuk si deve riconscere un fatto: il saper cogliere in pieno quelle sfumature della personalità umana che ben pochi hanno il coraggio di trattare.
In frasi come quella citata si può cogliere un fondamento di verità che supera qualsiasi dimostrazione scientifica, eppure tendiamo ancora a bollare affermazioni del genere come qualunquiste e volgari.
Credo che, per liberarsi dalla gabbia di congetture e luoghi comuni che è stata calata sulle nostre menti, sia importate arrivare a vedere le cose per quello che sono e basta. I pensieri, le locuzioni, i paradigmi che ci ispira qualsiasi oggetto o persona reale sono cose che dovremmo dimenticare per tornare a vedere ciò che realmente ci circonda, ciò che realmente siamo.
Una montagna non è nient'altro che una montagna, signori miei.
Consiglio vivamente a tutti i malcapitati in questo blog di leggere Soffocare, anzi, consiglio vivamente la lettura di tutta la bibliografia di Chuck Palahniuk.
Bau!
P.S.: non sono pagato dalla Mondadori!

martedì, dicembre 05, 2006

Griffin

In questi giorni di convalscenza c'è stata una sola cosa che mi ha saputo tirare su il morale: I Griffin o, per dirla con il titolo originale, Family Guy.
Rispetto ai Simpson li preferisco di gran lunga perchè sanno essere molto più pungenti ed irriverenti nei confronti del sempre più diffuso mal-costume perbenista nel quale stanno naufragando gli stati uniti e non solo. Probabilmente tra una decina d'anni anche in Italia avremo un cartoon satirico come I Griffin, ma sarà troppo tardi.
Buon naufragio a tutti
Bau!

venerdì, dicembre 01, 2006

FEBBRE DA CANI



Tra giorni che sono a letto con 39 di febbre. Veramente non ne posso più, anche perchè negli ultimi tre mesi mi sono già ammalato tre volte (quest'anno sono riuscito a prendere la febbre anche in agosto!). Eh, si, il cane bianco non ha più il fisico di un tempo...

Ci sono quelli che non si ammalano mai, quelli che quando muoino tutti dicono: "era la prima volta che entrava in un ospedale in vita sua". Mah, fermo restando che secondo me a volte i vecchi sparano delle cazzate pazzesche, rimango comunque affascinato da queste leggende metropolitante. Non ammalarsi mai e poi, zac, un colpo secco all'improvviso. Io ci starei.

Fatto sta che io non sono e non sarò mai fra coloro che non si ammalano mai, ogni anno mi prendo di tutto e di più, e dire che sono grande e grosso! Quando ero piccolo mia madre mi consolava dicendomi: "Ammalarsi serve a mantenere in allenamento il nosrto fisico contro le malattie, ogni volta che guarisci sei un po' più forte". Cazzo mamma, ormai dovrei essere come l'incredibile Hulk!

Vabbè, torno alla mia ciotola di antibiotici.

Bau!