lunedì, aprile 30, 2007

One of the best songs of my 27s


L'uomo ragno arriva su gambe di zucchero filato
lentamente, attraverso l'ombra del sole calante,
entrando come un ladro dalla finestra, (nelle case
dove qualcuno) è morto serenamente
Guarda la sua vittima tremante nel letto
che cerca di scacciare la paura nella oscurità che si sta addensando.

Improvvisamente! Un movimento nell'angolo della stanza!
E non c'è nulla che io possa fare
quando capisco con terrore
che l'uomo ragno avrà me per cena, questa notte!

Ride tranquillamente scuotendo la testa, striscia
più vicino ora, più vicino ai piedi del letto
e più felpato dell'ombra e più rapido di una mosca
le sue braccia sono tutte intorno a me e la sua lingua nei miei occhi

"Stai fermo, stai calmo, stai tranquillo ora, mio prezioso ragazzo, non lottare se no io ti amerò ancora di più
perché è troppo tardi per fuggire
o per accendere la luce, l'uomo ragno avrà te per cena, stanotte"


Ed io mi sento come se fossi mangiato da migliaia,
milioni, di buchi pulsanti e incrostati, ed io so
che (domani) mattina mi sveglierò tremante di freddo
e (che) l'uomo ragno è sempre affamato...


Che nostalgia di quei tempi, quando ogni notte venivamo divorati dagli uomini ragno,

Bau!

lunedì, aprile 23, 2007

La "strana storia" di Nick Berg

Che fine ha fatto Nick Berg? Eh, lo so che molti di voi se lo stanno tutt'ora chiedendo.......
Ma non diciamoci balle!....Forse qualcuno di voi se lo è chiesto in passato.....uhm, no, non va bene neanche così.....Ok, ok...forse almeno uno tra voi si è chiesto a tempo debito come mai non si sia più saputo niente di questo giovane americano giustiziato dai "feroci salatini" sin da poche settimane dopo la pubblicazione del video che ne documentava l'esecuzione.
Si, forse uno tra voi se l'è chiesto ma poi avrà pensato: " ma che me ne frega a me che quest'anno non so nemmeno se andrò in ferie e poi c'ho pure la rata della moto da pagare e infondo non è poi così un dramma se finirò i miei giorni in uno stato di totale ignoranza su ciò che realmente sono io , quello che mi stà intorno e ciò che mi governa."
Per colmare questo buco nella coscienza si quell'uno tra voi eccomi a pubblicare l'articolo che ieri l'amico "red fly" (lo chiamerò così per motivi di privacy anche se molti tra voi immagineranno di chi si possa trattare) mi ha inoltrato dicendomi: "questo seguro che finisce sul tuo blog." Non potevo deluderlo.
Ah, la scelta dell'immagine non è gratuita ne dettata dalla macabrofilia del sottoscritto ma ha una precisa attinenza con i fatti, attinenza che scoprirete solo leggendo l'articolo per intero (riguarda insomma proprio uno dei punti sui quali è stata condotta la critica sull'autenticità del filmato).
Che altro aggiungere: http://www.socialpress.it/article.php3?id_article=379
qui potete trovare l'articolo originale ed alcuni approfondimenti.
Buona lettura
Bau!

giovedì, aprile 19, 2007

Le "Strane" Coppie


Da questo, per la proprietà transitiva, si deduce che l'Ayatollah Khomeini era anche un bell'uomo.

martedì, aprile 17, 2007

Lettera dal Mullah Omar

Da quando l'ho sentita ad AnnoZero vado ogni giorno su YouTube per vedere se qualcuno ce l'ha messa e poterla diffondere anche tra coloro che non avessero cisto la trasmissione.

A quanto potrete sentire aggiungo solo che, Regan finanziò l'Iraq di Saddam Hussain e, con lo scandalo Iran Gate, anche l'ayatollah Khomeini che comprò armi in segreto dagli Usa i quali poi utilizzarono i proventi occulti della vendita per finanziare i Contras in Nicaragua. Quindi abbiamo che tutte le "canaglie" del presidente Bush erano state precedentemente supportate finanziariamente e militarmente dallo zio Sam.

Detto questo che altro aggiungere: meno male che abbiamo Travaglio.

Bau

lunedì, aprile 16, 2007

Tarkan - Simarik

Per chi mi conosce dal vivo questa potrebbe sembrare l'inizio delle Icone-Whitedog ma tranquilli, lungi dalle mie intenzioni.
No, stavo solo scaricando un po' di vecchi cd sul computer e mi è capitato in mano "Simarik" che avevo comprato in Turchia ormai sette anni fa quando ancora Tarkan lo conoscevano solo li. In effetti in Italia per molti rimane ancora uno sconosciuto anche se, giusto per la cronaca: questo è il brano che l'anno successivo venne cantato in inglese da Shakira col titolo di "Kiss Kiss" (complimenti per la fantasia, almeno il titolo potevate cambiarlo invece che tradurlo e raddoppiarlo semplicemente).
Beh, io continuo a preferire la versione turca del buon vecchio Tarky anche perchè ha segnato un periodo veramente ottimo della mia vita, così ottimo che ancora mi ci ispiro.

Bau!

giovedì, aprile 12, 2007

La Rivoluzione.....
per il carpaccio con la rucola



Ultimamente in questo, come in altri blog sono apparsi post che parlavano di politica sia estera che interna.
Spesso mi ritrovo a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo, che l'attuale classe politica sia corrotta, che i partiti, sia di centro-destra che di centro-sinistra, siano meri realizzatori degli interessi delle lobby che sponsorizzano le rispettive campagne elettorali. Insieme ad amici, sia reali che virtuali (e la distinzione non è per distinguere quelli conosciuti di persona da quelli "conosciuti" sul web), ci siamo cimentati in discussioni infuocate, lanciando proclami e giurando vendetta.
Poi una notte mi giunse in sogno il carpaccio con la rucola. Simbolo indiscusso della nostra epoca questo piatto rappresenta il privilegio di potere mangiare la carne senza cuocerla. Qualcosa che sono poche decadi fa sarebbe stato impensabile. E' il simbolo della nostra epoca: post moderna e post politica. Il carpaccio con la rucola è il simbolo di tutto quello che è riuscito a produrre l'illuminismo: grassi uomini ricchi convinti di vivere nella migliore epoca della storia e di potere tutto. Ma il carpaccio con la rucola rappresenta anche il superfluo, il di più.
Quando sento proclami e spot lanciati da mangiatori di carpaccio con la rucola, mi viene da pensare alla rivolta dei nobili sotto Napoleone e a come egli liquidò la faccenda affermando con un suo generale: "che coloro che si ribellavano con la pancia piena non gli facevano paura".
Io credo che un attento esame di ciò che noi siamo sia opportuno prima di lanciare qualsiasi sorta di proclama. Cambiare le cose è possibile ma ha un alto costo, tanto più abbiamo da perdere e tanto più questo costo è difficile da sopportare. Io credo che le rivoluzioni per il carpaccio con la rucola non portino a nulla, anzi, non credo nemmeno possano iniziare. Forse l'unica battaglia politica che possiamo veramente portare a termine noi mangiatori di carpaccio è quella della mente. Il non accettare ciò che ci raccontano passivamente ma svilupare una coscienza critica, informarsi autonomamente (e internet in questo aiuta), possiamo scegliere la nostra parte in piena autonomia e libertà. Forse questo ci condurrà alla condizione che un giorno,ciascuno potrà essere ciò che vuole, senza condizionamenti da parte della società su ciò che deve essere.
Forse per un popolo che non ha più fame l'unica speranza di cambiamento è nel imporsi il digiuno. Ma se questa voglia non ce l'abbiamo, almeno cerchiamo di non prenderci in giro.

Bau

sabato, aprile 07, 2007


Si, so che deluderò i molti che hanno postato commenti e sono stati così tanto stimolati dal post su Timberlake da intervenire con tanta sollecitudine ed entusiasmo ai quali, devo dire, non ero più abituato. Avevo anche pensato di iniziare una lunga sequela di post su pop stars e cazzi miei connessi a queste ma poi mi sono imbattuto in un articolo di Chomsky (segnalatomi dall'amico Lorenz) e non ho potuto fare a meno di pubblicarlo anche nel mio spazio.
Sappiate subito che non me ne frega assolutamente niente se non commenterete, l'importante è che almeno leggiate. Perché è questo tutto ciò che interessa all'autore di questa pagina.
Bau!


L’invasione americana dell’Iraq ha costretto l’Iran a dotarsi di un deterrente nucleare

di Noam Chomsky*

Guardian, 9 marzo 2007

In Medio Oriente solo due paesi non si sono piegati alle pretese di Washington: Iran e Siria. E quindi sono diventati due nemici. Fra i due, il più importante è l’Iran. E come accadeva durante la guerra fredda, gli Stati Uniti giustificano il ricorso alla forza come reazione all’influenza nefasta del nemico principale, spesso con pretesti inconsistenti. Non sorprende, dunque, che proprio quando Bush decide l’invio di altre truppe nel pantano iracheno, comincino a circolare notizie su presunte ingerenze iraniane in Iraq, come se a Baghdad non ci fosse nessun’altra interferenza straniera. Il presupposto implicito in questo modo di vedere le cose è che l’America domina il mondo. Nella mentalità da guerra fredda che oggi regna a Washington, Tehran viene dipinta come il vertice della cosiddetta mezzaluna sciita, che si estende dall’Iran fino al Libano degli Hizbollah, passando per il sud iracheno sciita e la Siria.

Per gli Stati Uniti il problema principale del Medio Oriente è il controllo delle enormi risorse energetiche della regione, che è considerato uno strumento di dominio globale. Il controllo statunitense è messo in discussione dall’influenza dell’Iran nella mezzaluna sciita. Per un caso della geografia, i giacimenti petroliferi più abbondanti del mondo si trovano nelle zone del Medio Oriente a maggioranza sciita: il sud dell’Iraq e alcune regioni adiacenti dell’Arabia Saudita e dell’Iran. Il peggior incubo di Washington sarebbe un’alleanza fra tutti gli sciiti, in grado di controllare la maggior parte del petrolio del mondo e indipendente dagli Stati Uniti. Una simile alleanza potrebbe perfino entrare nella "griglia di sicurezza energetica asiatica" guidata dalla Cina, e l’Iran potrebbe diventarne il fulcro. Quindi se Bush e i suoi provocassero una reazione di questo tipo, comprometterebbero il potere degli Stati Uniti nel mondo.

La colpa principale dell’Iran è stato il suo atteggiamento di sfida, che risale alla rivoluzione contro lo scià del 1979 e alla crisi degli ostaggi all’ambasciata americana di Tehran. Dalla storia viene invece cancellato il ruolo nefasto svolto dagli Stati Uniti in Iran, quando, per punire Tehran della sua ribellione, hanno sostenuto l’aggressione di Saddam Hussein, che ha causato centinaia di migliaia di morti e ridotto l’Iran in macerie. Poi ci sono state le criminali sanzioni economiche e, infine, con l’amministrazione di George W. Bush, il rifiuto di rispondere agli sforzi diplomatici fatti da Tehran. La Casa Bianca ha preferito le minacce.

Ma nonostante questo rumore di sciabole, è improbabile che Washington attacchi la Repubblica islamica. La stragrande maggioranza dell’opinione pubblica, sia negli Stati Uniti sia nel resto del mondo, è contraria a un conflitto, e sembra che anche i vertici militari e dell’intelligence americani si oppongano alla guerra. L’Iran non sarebbe in grado di difendersi da un attacco militare, però potrebbe reagire in altri modi: per esempio alimentando la violenza in Iraq. Ma c’è chi lancia avvertimenti molto più gravi: per esempio Corelli Barnett, un noto storico militare britannico, ha scritto che "un attacco all’Iran scatenerebbe sicuramente la terza guerra mondiale".

L’amministrazione Bush - dopo aver provocato una catastrofe in Iraq, da cui non sa come uscire - potrebbe cercare allora di destabilizzare l’Iran dall’interno. Il paese ha una composizione etnica complessa: buona parte della sua popolazione non è persiana. Inoltre ci sono delle tendenze secessioniste che Washington, con ogni probabilità, sta cercando di alimentare. L’invasione americana dell’Iraq ha praticamente costretto l’Iran a procurarsi un deterrente nucleare. Per Tehran il messaggio era chiaro: gli Stati Uniti attaccano come vogliono gli stati che non possono difendersi. E l’Iran oggi è accerchiato da forze militari americane (in Afghanistan, in Iraq, in Turchia e nel Golfo persico), e per giunta è vicino al Pakistan, che ha la bomba atomica, e a Israele, che è diventato una superpotenza regionale grazie all’appoggio di Washington.

Nel 2003 l’Iran ha proposto di trattare su tutti i problemi aperti, comprese le armi nucleari e la questione palestinese, ma per tutta risposta Washington ha duramente criticato il diplomatico svizzero che era stato tramite dell’offerta. L’anno seguente l’Unione europea e l’Iran hanno raggiunto un accordo in base a cui Tehran avrebbe smesso di arricchire uranio, mentre l’Ue le avrebbe fornito "solide garanzie sulle questioni di sicurezza", una formula che si riferiva alle minacce americane e israeliane di bombardare l’Iran.

Tuttavia - a quanto pare a causa delle pressioni statunitensi - l’Unione Europea non ha mantenuto gli accordi, e l’Iran ha ricominciato ad arricchire uranio. Se Washington vuole davvero impedire che gli iraniani abbiano l’atomica ed evitare un’escalation nella regione, dovrebbe approvare gli accordi stipulati dall’Unione Europea, accettare di trattare davvero con Tehran e cercare, insieme ad altri Paesi, di integrare la repubblica islamica nell’economia internazionale.

* Noam Chomsky insegna linguistica all’Mit di Boston. I suoi ultimi libri usciti in Italia sono: America: il nuovo tiranno (Rizzoli 2006) e Capire il potere (Net 2007)

Traduzione italiana pubblicata su Internazionale, 23 marzo 2007



Di : Noam Chomsky
sabato 31 Marzo 2007

mercoledì, aprile 04, 2007

Justified to be Justin

Ieri sera a cena fuori con l'amico Rasputin.
Siamo andati a mangiare alla taverna del gallo, gestita da un nostro ex compagno di cazzegg...ehm...liceo, che tra l'altro ringrazio per averci offerto la cena, "tanto -ha detto-avrebbe rincarato il conto a quelli dietro di noi". Grazie "Big Head"!
Ora vi chiederete cosa cazzo c'entri Justin Timberlake con tutto questo.
Beh, dovete sapere che, mentre mi stavo recando alla taverna stavo ascoltando timberlake (What Goes Around...Comes Around), arrivo al ristorante con la mia, ultimamente immancabile "kimma" (una sorta di beretta di maglia molto usata dai magrebini e lanciata in Italia da Giorgio Armani). Non sono neanche uscito dalla macchina che Rasputin mi si avvicina al finestrino e mi dice: "ehi, cos'è questo look da Justin Timberlake. Per un momento ho riflettuto: "Ultimamente questo Timberlake sta diventando un leitmotive nella mia vita". Esattamente un anno più giovane di me e un trilione di dollari più ricco, fino a poco tempo fa lo ritenevo un perfetto idiota ma le cose stanno cambiando, ultimamente lo trovo addirittura simpatico. Forse semplicemente lo show business ha finalmente fatto breccia nel mio animo intimamente insurrezionalista, o magari è per il fatto che ultimamente mi ritrovo a gioire per i successi e le capacità altrui o semplicemente perchè mi sto avvicinando all' R&B, fatto sta che, prima la sua partecipazione ad Alpha Dog e poi alcuni brani del suo ultimo album (FutureSex / LoveSounds) me lo hanno facendo apprezzare contro ogni aspettativa. Generalmente non è molto apprezzato dal pubblico maschile, questo è vero, ma credo sia dovuto più al suo essere ormai acclamato da tutti come un sex symbol che alla sua effettiva mancanza di talento. Certo, rimane un prodotto commerciale, però anche Costantino Vitaliano e Daniele Interron...ehm...Interrante lo sono, quindi, mi sento di dire, senza false supponenze: Go Justin....Go!

Bau